venerdì 18 novembre 2011

Spirale mortale

"What dreams may come, when we have shuffled off this mortal coil, must give us pause"
Amleto, Atto III, Scena I

Se la SubPop è stata l'etichetta del grunge e la Factory del dark allo stesso modo la 4AD di Ivo Watts Russell e Peter Kent ha rappresentato l'ala più oscura e sognante della new wave, quella generalmente etichettata come dream-pop. Nel 1984 la 4AD formò un supergruppo, i This Mortal Coil, vero manifesto dell'etichetta, che riuniva membri di Cocteau Twins, Dead Can Dance, Modern English e poi Cindytalk, Colourbox, The Wolfgang Press, Xmal Deutschland.

Generalmente i supergruppi finiscono per essere sempre delle delusioni, dove il risultato è sempre inferiore alla somma dei singoli addendi ma questo fa eccezione. "It'll end in tears" contiene una serie di cover di Roy Harper, Tim Buckley, Big Star, Colin Newman e una manciata di inediti per di più strumentali ma tutti ben amalgamati e affetti da un unico dolente spleen.

Song to the siren



Waves become wings



Kangaroo



Not me

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