domenica 20 novembre 2011

Bandiera rosa

1977. I Pink Floyd non ci sono più da un pezzo. Voi direte che nel '77 hanno pubblicato per l'etichetta Harvest "Animals" e due anni dopo anche "The Wall", ma quelle sono solo le nevrosi in musica di Roger Waters. Sono anche grandi dischi ma dischi di musicisti in gabbia, i ruggiti innocui di bestie allo zoo.
Fuori invece accade altro, esplodono i disordini non solo musicali del punk.
Ogni casa discografica cerca di accaparrarsi qualche nuova band. La Harvest ci prova con questo quartetto uscito dalla scuola d'arte di Watford. I critici, poveri scemi, li ribattezzano Punk Floyd per sottolineare l'assenza nei Wire della purezza punk. Non si sono accorti che i Wire non sono punk. Ed è più facile trovare tracce barrettiane qui che altrove (sentitevi l'inizio di "French film blurred"). I Wire sono andati già oltre: "Pink Flag", "Chairs Missing" e "154" sono tre dischi uno più bello dell'altro (senza contare "A-Z" l'esordio solista del cantante Colin Newman).

Reuters

12XU

Practice makes perfect



French film blurred

Two people in a room




Map ref. 41° N 93° W

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