"Dovete conservare con con cura i libri e leggere perché i libri sono la vita e l'anima. Se non ci fossero i libri il mondo sarebbe ignoranza."
Sayat Nova è un film del regista armeno Sergej Parajanov (o con altra translitterazione dal russo Parazdanov). Dopo questo film cominciarono per il regista le accuse da parte del regime comunista di omosessualità e traffico di icone e la conseguente detenzione di sei anni in un campo di lavoro a cucire sacchi.
"L'uomo e la sua anima sono sofferenza" è l'incipit del film con un pugnale e tre melograne che sanguinano: Sayat Nova è poesia scritta in forma di immagini cariche di tensioni esoteriche e religiose. Il pretesto è la biografia del poeta armeno Sayat Nova, vissuto nel XVIII secolo: la sua infanzia, la vita di corte, l'amore per la regina e il volontario esilio in un convento, la morte.
Sayat Nova è un film del regista armeno Sergej Parajanov (o con altra translitterazione dal russo Parazdanov). Dopo questo film cominciarono per il regista le accuse da parte del regime comunista di omosessualità e traffico di icone e la conseguente detenzione di sei anni in un campo di lavoro a cucire sacchi.
"L'uomo e la sua anima sono sofferenza" è l'incipit del film con un pugnale e tre melograne che sanguinano: Sayat Nova è poesia scritta in forma di immagini cariche di tensioni esoteriche e religiose. Il pretesto è la biografia del poeta armeno Sayat Nova, vissuto nel XVIII secolo: la sua infanzia, la vita di corte, l'amore per la regina e il volontario esilio in un convento, la morte.
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