Tutto è ridotto all'osso nella musica dei Madrigali Magri, o meglio alle Lische come titolava il disco d'esordio. In un territorio dove il blues viene spolpato e raschiato fino all'osso calcareo la voce di Giambeppe Succi è sempre al limite dell'udibilità: bisogna tendere l'orecchio per arrivare ai suoi testi. I Madrigali Magri non assalgono l'ascoltatore ma ne pretendono l'attenzione. Tre dischi e poi il silenzio che Succi riprendesse il discorso con i Bachi da Pietra.
Isolami
Breve
Negarville
Porte dell'inverno
Nessun commento:
Posta un commento