mercoledì 19 settembre 2012

"la precarietà è un cuneo nelle ossa"

"Quanto dura il mio minuto se devo fare settantacinque secondi in sessanta?"

La 'Rapsodia meccanica' del calabrese Francescio Currà, operaio dell'Ansaldo di Genova, vede la luce nel dicembre del '76 ovvero orima ancora che i Throbbing Gristle diffondessero il verbo della musica industriale (che in realtà era già stata inventata dai futuristi, dagli intonarumori di Luigi Russolo fino alla 'Sinfonia delle sirene', una composizione per masse di lavoratori, cannoni, idroplani e tutte le sirene delle fabbriche della città di Baku che il russo Arseny Avraamov mise in scena 7 novembre del '22).
Nei roventi anni di piombo Currà mette in scena tutta l'alienazione del lavoro in fabbrica e i suoi ritmi omicidi declamando i suoi testi su un sottofondo di rumori tirati fuori direttamente dai suoi macchinari durante le ore di lavoro.

Luigi Russolo: Serenata per intonarumori e strumenti (1924)


Arseny Avraamov: Sinfonia delle sirene (1922)


Francesco Currà: La massa della miseria (1976)


Francesco Currà: Non mi parlare di rivoluzione (1976)



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