I quaranta minuti di 'Fire of love', disco d'esordio dei Gun Club di Jeffrey Lee Pierce, sono una serie di rasoiate in cui tutti i connotati del blues rurale del Delta vengono sfregiati dalla rabbia metropolitana del punk. Il risultato non è però di oltraggiarne il cadavere ma provocarne la reazione, rivitalizzandolo.
Un disco così intenso da svuotare di fatto il gruppo che non si ripeterà agli stessi livelli. Jeffrey Lee Pierce continuerà comunque fino alla morte la sua carriera di perdente maledetto.
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