venerdì 17 agosto 2012

"Chi vede Ouessant vede il suo sangue"

Lessi la prima volta di Yann Tiersen sulle pagine del Maciste, fanzine del Consorzio Produttori Indipendenti. La fama per la colonna sonora di Amelie Poulain, che includerà tracce in parte già edite, sarebbe arrivata solo tre o quattro anni dopo. Il disco di cui si parlava nell'articolo era 'Le phare' composto nell'ultima propaggine del Finisterre, l'isola di Ouessant nota come l'isola del terrore. Recita infatti un detto bretone: "chi vede Ouessant vede il suo sangue".

La musica cinematica e cinematografica di Yann Tiersen ingloba minimalismo colto e folklore delle sue aspre terre.

L'arrivée sur l'ile



Monochrome

"non temere, / ho trovato un nuovo lavoro e vado a lavorare / ogni giorno sulla mia vecchia bicicletta che tanto ti piaceva. / Sto raccogliendo da sotto il letto alcuni libri mai letti / e credo davvero che mai li leggerò. / Manco di concentrazione, / solo una bianca confusione / che mi circonda"



Comptine d'un autre été: l'apres-midi



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