Quando l'assenza di internet con la sua invadente capillarità non consentiva ancora di ascoltare di tutto e di più, si creavano attese spaventose su gruppi di cui si sentiva parlare e leggeva affidandosi alle iperboli delle recensioni. Con qualche inevitabile fregatura quando poi ti arrivava in mano la cassettina fatidica.
Di 'Spiderland', capolavoro degli Slint - da Louisville, Kentucky- mi era rimasta impressa una recensione che si concludeva con l'immagine del disco che continuava a pisciare sangue.
E forse in fondo il disco è proprio questo: una ferita che non può rimarginarsi.Spiderland (1991)
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