lunedì 27 marzo 2017

La malvagia gravità

Immagino l'anonimo lettore che nella primavera del 2017 leggerà del sottoscritto che nell'estate del '96 ascoltava Emidio Clementi declamare di come nell'inverno dell'85 ascoltava un disco di Jim Carroll uscito nell'80, magari in autunno. E tutti e quattro, Carroll, Clementi, lo scrivente e l'anonimo lettore, con l'anima devastata come quel soffitto di una chiesa bombardata di Wicked Gravity. 




Gran personaggio, Jim Carroll, che preferisco personalmente come scrittore piuttosto che come rocker, splendidi testi ma una musica, il punkrock americano di fine anni settanta che, salvo rare eccezioni, non mi ha mai scaldato il cuore.




Nessun commento: